il mondo dei vettori e il mondo dei layer
Modulo mondo dei vettori
3 lezioni
Prima: sottolinea la differenza tra mondo vettoriale e mondo
bitmap, aspetto tecnico.
Entriamo nel mondo più prossimo ad una progettazione di
natura geometrica più prossimo al mondo dell’architettura
Seconda: il mondo dei layer strumento tecnologico e
concettuale.
Terza : peter eismann , architetto che posiamo vedere
attraverso il mondo vettoriale
Con il mondo dei vettori avviene un salto di paradigma, noi
abbiamo vistuto all’interno del mondo raster basato sulla presenza del pixel,
abbiamo capito come trattare il colore rispetto a questo mondo avviene il
salto.
In cosa consiste questo salto di paradigma?
Si parte da un
sistema di riferimento cartesiano
CON IL SISTEMA BIT MAP DEVO INDICARE PUNTO PER PUNTO, CON IL
SISTEMA VETTORIALE HO BISOGNO SOLO DI SAPERE INIZIO E FINE.
L’insieme di pixel assume il carattere di una linea, mi
trovo di fronte a delle entità.
Cosa comporta il lavorare su entità?
Un entità è facilmente modificabile. A questi elementi si
può accoppiare una trasformazione "intelligente": scala, duplica;
distorci parametricamente che ne conserva la natura "originaria",
oppure che la elevino o la diminuiscono.
Il passaggio immediatamente successiva è la polilinea. La
polilinea ha una serie di punti partenza arrivo. Due sono le famiglie di
polilinee : può essere aperta oppure chiusa.
La polilinea chiusa descrive un area, ha un fondamento
biologico, in quanto quando dei microrganismi si combinano tra loro iniziano ad
assume un aspetto tridimensionale.
Il punto che si definisce nel sistema vettoriale non è la
stessa cosa del sistema bitmap.
Noi lavoriamo per entità nominabili : la selezione non è più
per "Porzioni di Schermo", ma per elementi, nominati e nominabili.
Punto linea polilinea aperta e polilinea chiusa sono
sufficenti a definire un sistema utilizzabile. Se è nominabile vuol dire che è
modificabile, ma vuole anche dire che ha dietro una semantica.
È un sistema molto più efficiente sia nelle creazione, nella
comunicazione sia nel momento della modifica.
Ciò che è mutato è un formalismo ossia un sistema di regole
e ragionamenti che devo impostare per potermi muovere è più articolato.
Un ulteriore salto è quando al livello della
rappresentazione, e poi a quello della descrizione, sostituisco quello della
EQUAZIONE. Se io scrivo Y= x + 2 ho scritto una equazione, sono andato cioè
direttamente all'essenza. Con l'equazione ho acquisito un ulteriore livello di
indipendenza.
Rende possibile la parametrizzazione ma inanzittutto
costruisce la curva.
SECONDA: IL MONDO DEI
LAYER STRUMENTO TECNOLOGICO E CONCETTUALE.
L’idea che un sistema vettoriale strutturato per entità è
anche un sistema semantico.
Il layer rappresenta uno scatto ulteriore.
Cosa si ottiene lavorando per layer?
Tre livelli in cui il Layer è utile
1. Interpretativo e critico
2. Rappresentativo
3. Generativo
Posso immaginare che ogni layer corrisponda ad esempio ad un
piano di una casa.
Sfruttando quella capacità semantica realizzo il tutto coe
se fosse uno strato, posso scegliere di vedere o non vedere a seconda di quello
che voglio fare.
Lo strumento del layer mi aiuta a guardare la realtà in una
maniera diversa e a progettarla in maniera diversa.
Rappresenta un livello dello strumento crea uno crisi in
quanto strumento e genera un modo di pensare in modo diverso.
Il layer con la carta da lucido era una facilitazione per
avere delle corrispondenze mentre con la tecnologia il layer si associa alla
posssibilità di creare delle indipendenze.
I layer rappresentano "organizzazioni" congrue di
dati "semanticamente rilevanti".
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